Dovuto all’incertezza della situazione sanitaria, gli organizzatori di Mosca hanno fatto sapere alla federazione mondiale, la WCBO, che rinunciano ad organizzare i mondiali.
Ci troviamo quindi in una situazione simile al 2019 quando, ancora una volta, i russi rinunciarono ad organizzare il mondiale; in quell’occasione fu la Turchia che si prese l’onere, ed onore, di organizzare i terzi mondiali della storia in formato torneo.
Mosca si candidò ancora per quelli del 2020, ottenendo l’organizzazione di essi, che poi, a causa delle legislazioni dovute alla situazione sanitaria, furono posticipati a questo 2021, fino alla rinuncia definitiva comunicata alla WCBO due giorni fa.
Il chessboxing italiano è in fermento per vedere se si riuscirà ad organizzare, avendo pochi mesi per farlo, questi quarti Campionati Mondiali in Italia. Il luogo prescelto sarebbe la Sicilia, luogo in cui lo scacchipugilato inizia a muovere i primi passi ma, in caso di rinuncia siciliana potrebbe presentarsi Spoleto, che fu la culla del chessboxing italiano e il luogo del primo incontro degli appassionati italiani, nel 2012, che portò poi alla fondazione della Federazione Italiana ScacchiPugilato e fu anche il luogo dove si organizzò il primo Raduno Nazionale della FISP e, anche, il primo corso arbitri-giudici. Si è già iniziato a lavorare alacremente per provarci di averli in Sicilia, nella città metropolitana di Palermo.