Vince davanti a circa 1.000 persone Gianluca Sirci alla Columbia Halle a Berlino e si qualifica per la finale al titolo mondiale dei pesi massimi.
Opposto a russo Marat Shakmanov Gianluca vince all’11ª e ultima ripresa quando al suo avversario é terminato il tempo a sua disposizione per le mosse scacchistiche.
A detta del pubblico questo é stato l’incontro più appassionante della serata: i due contendenti si sono colpiti forte ed affrontati con cambi strategici durante l’incontro e grandi colpi tattici. Marat Shakmanov ha dimostrato di essere un grande incassatore e di non temere la differenza di peso nei confronti del Sirci. Gianluca ha dapprima guadagnato un certo vantaggio negli scacchi, ma puntava comunque a vincere per KO.
Già al secondo round, il primo di pugilato, il russo veniva contato dall’arbitro. Ma con l’andare dell’incontro pareva difficile vincere per KO e Gianluca ha dovuto prestare più attenzione all’evoluzione della partita di scacchi. In questa era il russo a condurre, avendo guadagnato materiale e rendendosi pericoloso con un attacco sul lato est avversario. Gianluca però manteneva un vantaggio sull’orologio e, quando il nono round terminava con il suo avversario con solo 19 secondi per terminare la partita, Sirci nel 10º, l’ultimo di pugilato, cambiava strategia e invece di cercare di mandare al tappeto l’avversario decideva di prendere meno rischi possibili, tenendo la distanza dal russo, girandogli intorno e colpendolo con diretti piuttosto che con i ganci ed evitando, per quanto possibile il corpo a corpo contro un avversario che cercava il KO come sua ultima spiaggia per vincere l’incontro.
Terminata indenne la 10ª ripresa Gianluca continuava l’attacco iniziato nel 9º quando il suo avversario per muovere rapido aveva perso del materiale. Sirci era a poche mosse dallo scacco matto quando il tempo a disposizione del russo é terminato dando la vittoria all’italiano che si qualifica per disputare un’altra finale mondiale.
Il pubblico in coro chiamava “Gianluca, Gianluca” e, successivamente alle dichiarazioni post-evento per la stampa decine di tifosi hanno voluto posare con Gianluca Sirci dopo l’incontro ed é stato trattato come l’eroe della serata anche nel party del dopo evento.
In questa serata ha gareggiato anche l’altro atleta FISP, Giuseppe Grasso, opposto a Carl Strugnell, un gallese che ha il titolo di Maestro Fide negli scacchi e che Giuseppe ha dovuto affrontare con l’unica opzione di batterlo nel pugilato sapendo di poter contare con non più di tre riprese di pugilato dal momento che Carl é in grado di giocare molto velocemente con molte mosse effettuate nel giro di un secondo. Questo é stato l’incontro d’apertura della sera.
Giuseppe ha mostrato miglioramenti nella sua tecnica pugilistica rispetto al suo ultimo incontro disputato a Londra proprio contro il gallese: il suo lavoro di gambe era migliore e ha cercato di portare diverse combinazioni di colpi. Ma anche Carl ha mostrato notevoli progressi, un’ottima forma fisica e questo ha fatto sì che l’atleta siciliano non potesse impostare il titpo d’incontro che avrebbe voluto. Strugnell rispondeva spesso agli attacchi di Grasso e, come dimostrato anche cinque mesi fa a Londra, incassava benissimo i colpi che riceveva e sapeva chiudersi con una guardia alta.
Grasso, giocando col nero optava per una difesa ipermoderna e, alla terza ripresa perdeva un pezzo ma lo compensava con due pedoni centrali. Non era facile per Carl trovare un piano per rompere la difesa nera dopo che Grasso, giocano “f5” chiudeva la diagonale bianca su cui Strugnell cercava lo scaccomatto con una batteria d’alfiere e regina.
Nella 4ª ripresa l’azione di Grasso perdeva un po’ di smalto ma continuava sempre a cercare di portare a segno colpi doppiati. Ma anche il suo avversario riusciva a colpire con efficacia dando al pubblico una ripresa molto spettacolare. Al quinto round Carl ci riprovava a dare scacco matto con un altro attacco in batteria d’alfiere e regina, questa volta sulle case nere e, inaspettatamente Grasso non se ne avvedeva e prendeva matto in g7.
Importante é stato il ruolo del Maestro Salvatore Guglielmino all’angolo dei due chessboxer italiani. Completava la delegazione FISP Volfango Rizzi.
La serata, dopo l’intermezzo con un trio di musica e canto, é terminata con la disputa del titolo mondiale dei pesi medi tra il tedesco Sven Rooch e lo spagnolo Jonathan Rodriguez Vega e, come l’anno passato a Mosca, é stato il tedesco a vincere, mattando il leonese in g2 dopo avergli catturato quasi tutti i pezzi in un incontro che ha visto diversi errori nelle riprese di scacchi e una boxe di livello tecnico molto alto con lo spagnolo che veniva ammonito per i diversi falli commessi (per esempio tenendo e colpendo oppure non fare il passo indietro a “break” e colpire l’avversario).
Una bella notte per la squadra FISP: dei sei atleti sul ring due sono stati gli italiani, la nazionalità più rappresentata della sera. Dal giugno 2014 almeno un rappresentante italiano é sempre stato presente negli eventi europei, e anche il prossimo mese a Londra la FISP sarà presente con almeno un rappresentante. Fa piacere vedere che oltre ai “veterani” Sirci e Leveque stiano crescendo giovani come Grasso, Nigro, Iacone, Gubbini e altri ancora.
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