Debutto vincente a Berlino per Daniele Rota. Ieri sera, sabato 9 maggio 2015, ha sconfitto in tre riprese il 19enne chessboxer berlinese Pablo Hatz. Quest’ultimo si è dimostrato molto forte nel pugilato, che pratica da tre anni, ma Daniele ha mostrato di mettere in campo un migliore piano strategico e d’esecuzione e ha infine vinto negli scacchi.
Il Rota giocava con i pezzi neri e, sull’apertura di re dell’avversario, optava per una difesa scandinava. L’idea era quella di aprire subito il gioco e si rivelava una mossa azzeccata. Hatz era da subito in difficoltà e perdeva materiale. Daniele rompeva la struttura pedonale sul lato di re e, pertanto, Hatz decideva di arroccare lungo. E allora il chessboxer FISP rivolgeva le proprie attenzioni al centro scacchiera e sul lato ovest: attivava i propri pezzi centralizzandoli e faceva danni nella retrovia avversaria guadagnando ulteriore materiale.
Hatz giocava troppo velocemente, sbagliando a seguire il ritmo rapidissimo di esecuzione delle mosse imposto da Daniele: alla fine della prima ripresa aveva consumato una dozzina di secondi). Il tedesco invece avrebbe dovuto rallentare, sia per avere più tempo per giocare mosse migliori, sia per giocare meno mosse per avere la garanzia di disputare più riprese di boxe. Ma invece nella prima ripresa muoveva rapidamente e giocava cosî tante mosse ad arrivare pericolosamente vicino a prendere lo scacco matto.
Davanti ai 350 spettatori che hanno fatto il tutto esaurito, Daniele rompeva anche il lato di donna avversario e, con alfiere, donna e cavallo preparava minacce di scacco matto. La difesa di Hatz diveniva difficile e il gong suonava proprio quando Daniele avrebbe potuto eseguire la mossa dello scacco matto. Bisognava resistere quindi per una ripresa di boxe per vincere l’incontro, con Hatz che avrebbe tentato di risolvere l’incontro con un fuori combattimento.
La seconda ripresa vedeva il tedesco in avanti con molta veemenza, probabilmente troppa; perché Hatz è un pugile molto forte, ma quando si ha troppa fretta di cercare il KO solitamente non si fa molto bene. Era comunque notevole la differenza nella boxe tra Rota e Hatz, il tedesco sempre all’offensiva e Daniele che cercava di difendersi come meglio poteva in una ring molto piccolo, sarà stato un 3 per 3 metri, dove era difficile muoversi per tenere l’avversario alla distanza.
Anzi, Daniele, faceva il generoso per il pubblico e ricercava anche alcuni scambi con l’avversario che lo esponevano pericolosamente ai potenti pugni di Hatz. Ma il tedesco nell’impeto della ricerca del fuori combattimento colpiva sopprattutto il volto e molto poco al corpo. Inoltre, nella foga, a volte spingeva il bergamasco forzando l’arbitro ad intimare lo stop e facendo passare secondi preziosi che permettevano al nostro di terminare la ripresa ancora in piedi e pronto per portarsi a casa la vittoria.
E all’inizio del 3º round l’epilogo: Daniele giocava DxTb1 e dava scacco matto. Esplosione da parte del pubblico, tanti applausi e un’uscita dal ring da eroe. La FISP ha già preso contatti per permettere a Daniele, e gli altri atleti FISP, di combattere ancora all’estero.
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